VIAREGGIO. L’architetto e professore di disegno del liceo scientifico Barsanti e Matteucci, Stefano Vecoli, con una lettera scritta a Versiliatoday (di seguito pubblicata), torna sulla spinosa ipotesi della costruzione di un Polo culturale scolastico, sostenendo che il polo esiste già ed è composto dal liceo scientifico dal classico e dalla biblioteca. Bisogna valorizzare queste strutture, ben collegate al centro e ai siti di interesse culturale, come cinema e teatri, questo apporterebbe benefici notevoli anche al centro cittadino, senza ricorrere a nuovi piani di cementificazione. Mentre per risolvere la carenza di spazi, annosa questione che pesa sul liceo scientifico, Vecoli propone l’utilizzo della ex caserma dei Carabinieri di via Mazzini, sulla quale però sospetta ci siano già interessi speculativi stoppati dalla crisi, che torneranno alla ribalta non appena la tempesta passerà. E chiede quali siano i piani dell’amministrazione che verrà su queste tematiche.

“Viareggio avrà la forze e le idee per risollevarsi? Molte sono le tematiche in campagna elettorale: asse di penetrazione, porto, turismo, commercio, ecc.”.

“Vorrei soffermarmi sullo sviluppo, o meglio sulla rivitalizzazione, del centro cittadino che guardi alla bellezza e alla cultura per tutti i cittadini e non solo al profitto immobiliare di pochi. La direzione che prenderà Viareggio nei prossimi anni passa per la sorte che avranno la ex caserma dei Carabinieri e il liceo scientifico”.

“Intervenni nel lontano dicembre 2007 per chiedere conto quale logica era alla base dell’ipotesi di spostamento del liceo scientifico. Non lo avessi mai fatto! Brillanti ed importanti esponenti politici, mi risposero, dibattendo con dotto eloquio intorno a poli scolastici avveniristici. I soldi derivanti dalla vendita della Caserma dei Carabinieri parevano già in tasca. Il Gruppo degli “Amici dello Scientifico”, messo in piedi con alcuni miei ex studenti, venivamo additati al pubblico dileggio, come nostalgici conservatori di una Viareggio che fu”.

“A che punto siamo adesso? Dopo circa sei anni, la caserma tristemente ricorda il suo glorioso passato, il liceo scientifico viene rattoppato ogni tanto qua e là, quasi di malavoglia. Si aspetta evidentemente che passi la crisi per tornare all’attacco di questi volumi, il partito “falce e cemento” è acquattato, ma desideroso di tornare in auge”.

“Ricordo a grandi linee cosa affermavo, e che ritengo sempre più valido: 1) il polo scolastico esiste già, Liceo Scientifico più Classico, ed è in centro città per vitalizzarlo di studenti, genitori e prof. 2) è collegato e naturalmente intrecciato con: Biblioteca Comunale, Gallaria d’Arte Moderna GAMC, Centro d’Arte Matteucci, cinema della Passeggiata, utilizzabili per proiezioni, conferenze, recite ecc.. Non lontanissimo è anche il Teatro Jenco (proprio pochi giorni fa gli studenti lo hanno raggiunto a piedi per una rappresentazione teatrale), 3) la ex Caserma , è un volume che può essere utilizzato per incrementare e valorizzare il Polo Culturale, agganciandolo alla biblioteca e/o alla Gamc. 4) questa visione di sviluppo del centro cittadino, indirizzato verso la scuola e la cultura, non potrà che portare beneifici anche al centro commerciale naturale del mercato e delle vie del centro”.

“Era chiaro, e lo è ancora di più oggi, che invece si puntava a fare della caserma un’operazione immobiliare, che di lì a poco avrebbe coinvolto pure il liceo scientifico. La crisi economica, non certo un ripensamento dei politici, ha fermato questo scellerato intento speculativo, gli aspiranti a sindaco di questa nuova tornata elettorale come pensano di intervenire, o sollecitare interventi, su questi volumi del centro cittadino?”.

“Nel corso di questi ultimi anni, anche il Senatore Giovanni Pieraccini è intervenuto proponendo praticamente le stesse ipotesi ed anche SEL (Sinistra ecologia e Libertà) sembra orientata in questa direzione. Per onor di cronaca , quanto ho ricordato lo potrete trovare storicizzato, passo dopo passo, in un blog: http://amiciscientifico.bloog.it/ “.

“Grazie per l’attenzione.

Stefano Carlo Vecoli”

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